
Continuiamo il filone dell’assenteismo sul luogo di lavoro, tema caldo in Italia anche col perdurare del #Coronavirus.
Abbiamo già visto, nei nostri precedenti blog, come spesso permessi e assenze concessi in forza di norme e accordi contrattuali, siano utilizzati in maniera distorta per fini ben diversi dalle motivazioni ufficiali, Ma anche come sia possibile riportare la situazione all’ interno dei binari della correttezza, utilizzando legalmente un prezioso collaboratore, l’investigatore privato.
Ma chi è costui? Una sola risposta: un professionista con competenze, mezzi e personale adeguati. Se non è titolare di regolare licenza governativa, con collaboratori segnalati in Prefettura e Questura, allora siamo in presenza di un soggetto improvvisato.
Abbiamo già visto come l’utilizzo dell’investigatore – che si configura come soggetto terzo e che non opera alle dipendenze del datore di lavoro – sia limitato ai casi di attività illecita o fraudolenta (anche solo sospettata), e che il controllo dell’adempimento contrattuale sull’esecuzione della prestazione lavorativa deve essere effettuato direttamente dal datore di lavoro o da personale dipendente (es. il dirigente o il preposto) ai sensi dell’articolo 2 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970).
La Corte d’Appello di Roma, con la sentenza 8373 del 4 aprile 2018, ha respinto il ricorso di un funzionario licenziato per assenteismo, ritenendo valide le attività svolte dall’investigatore privato sia perché NON indirizzate al controllo delle modalità in cui veniva svolto il lavoro, bensì alla verifica di un illecito quale la mancata esecuzione della prestazione di lavoro, sia perché l’attività investigativa era stata posta in essere al di fuori del luogo di lavoro.
L’assenteismo è un fenomeno che danneggia le imprese e gli Enti, perché ne diminuisce la produttività e ingenera malcontento. Peggio ancora quando è legato ad altri comportamenti illeciti o fraudolenti, come, ad esempio, la violazione di patti di non concorrenza o la rivelazione di un segreto industriale: il fatto tipico di chi vende (o svende) informazioni riservate alla concorrenza.
Ecco, quindi, che un buon investigatore può rivelarsi dannatamente utile e necessario.
Ed ecco perché noi di Discovery abbiamo creato FIDELITY-CHECK, il primo servizio di verifica e recupero della redditività del personale, con valutazione gratuita, costo fisso, risultato documentato al 100%.
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Se hai risposto si ad almeno due delle tre domande, allora puoi contattare Istituto Discovery e chiedere di attivare FIDELITY-CHECK, il primo servizio di recupero redditività per le imprese italiane!
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