
Apriamo con una frase da “Mai dire goal” un nuovo percorso sul blog per affrontare un tema, importantissimo per le aziende, ma non meno importante per i privati su cui spesso riflette gli effetti dannosi, quale quello delle intercettazioni.
Dalle prime indagini di polizia giudiziaria portate alla ribalta dalla cronaca, abbiamo imparato che le intercettazioni sono il mezzo principale con cui le indagini stesse vengono condotte.
Lungi dallo sconfinare nel tema indagini, facciamo un insight in quelle attività di intercettazione che vengono perpetrate nell’ambito della concorrenza tra aziende e nell’ambito dei controlli che vengono effettuati nei confronti di soci, di dipendenti, di collaboratori, di familiari, per poter acquisire informazioni importanti e riservate, per poi rivenderle o utilizzarle per proprio interesse avendo conseguito un vantaggio strategico.
In un prossimo post di questo ciclo affronteremo il tema della legalità o liceità delle intercettazioni; oggi ci soffermiamo, invece, sui mezzi di contrasto.
Perché difendersi si può, ma bisogno essere accorti per non far mangiare la foglia.
E qui facciamo subito un distinguo, infatti le intercettazioni sono di tre tipi: telefoniche, ambientali (di conversazioni tra presenti), informatiche.
Come posso difendermi dalle intercettazioni ambientali?
Sicuramente per la difesa dalle intercettazioni ambientali, lo strumento principe è la bonifica. Fare pulizia, insomma.
Tutti i sistemi e i dispositivi per intercettare conversazioni negli ambienti – le microspie- emettono un campo elettromagnetico, con frequenze differenti. Inoltre hanno necessità di alimentazione. Cosa vuol dire? Semplicemente che, per quanto silenziosi e sofisticati, non sono completamente invisibili e, inoltre, da soli non sono in grado di funzionare: hanno necessità o di essere collegati alla rete elettrica oppure di essere alimentati con delle batterie che, a seconda del tipo, ne garantiscono una differente autonomia. Sempre più sofisticate e performanti.
Esistono due tipi di contrasto a questi strumenti: da una parte abbiamo il jammering ovvero l’emissione di segnali di disturbo che annullano l’effetto dello strumento o del dispositivo di intercettazione e ne impediscono la captazione dei suoni.
D’altro canto, è possibile eseguire quelle che si chiamano bonifiche, ed è proprio qui che vogliamo arrivare.
Una bonifica è un’operazione complessa che consente di individuare gli strumenti di intercettazione che sono stati collocati all’interno di un ambiente. Una sorta di pulizia, dicevamo, che deve essere altrettanto sofisticata quanto quella che vuole depurare, e molto, molto capillare.
Un errore può lasciare spazio ad aperture deleterie.
È un’attività sofisticata che richiede la disponibilità di una tecnologia adeguata e che garantisce l’ambiente al momento della sua ultimazione. Un lavoro per esperti.
Se hai il sospetto che le tue conversazioni i tuoi ambienti possono essere compromessi da dispositivi di registrazione e o di trasmissione a distanza dei suoni, oppure ritieni che la tua attività, anche solo delle riunioni, degli incontri strategici possano essere fatti oggetto di hackeraggio da parte di soggetti terzi, beh la soluzione te la diamo noi! richiedici una bonifica.
Se a queste domande la risposta è sì, allora non c’è altro da fare, chiamate Investigazioni Discovery. Adesso.
Investigazioni Discovery nell’ambito del servizio FIDELITY CHECK, dispone dell’attrezzatura, della tecnologia e del personale qualificati per poter eseguire correttamente un processo di bonifica del tuo ambiente e poterti consegnare i locali adeguati all’esecuzione delle attività strategiche del tuo business.
Lavora al sicuro con FIDELITY CHECK!
Ecco come contattarci:
Mail: info@investigazionidiscovery.com
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