Il licenziamento per giusta causa è un licenziamento disciplinare, messo in atto nel caso in cui un dipendente assuma una condotta così grave da determinare la fine del rapporto di lavoro e pertanto il licenziamento immediato e senza preavviso. La caratteristica è quindi data dalla possibilità per il datore di lavoro di licenziare il dipendente senza dare un preavviso, al contrario di quanto avviene nel licenziamento per giustificato motivo soggettivo, che si verifica a causa di comportamenti scorretti del lavoratore ma non tanto gravi da determinare la fine immediata del rapporto di lavoro.

Esistono delle condizioni particolari che inducono il datore di lavoro a procedere al licenziamento per giusta causa, tra cui il furto e/o l’appropriazione indebita di beni aziendali da parte del dipendente.

Giova evidenziare che, a tutela delle risorse societarie, sono legali quelle attività “occulte”, non visibili e non comunicate ai sindacati, ed effettuate con strumenti audiovisivi, posti in essere dal datore di lavoro e diretti ad accertare comportamenti illeciti dei dipendenti. Tali controlli non necessitano di preventivo accordo con le organizzazioni sindacali, ma sono ammissibili solo ed esclusivamente nel caso in cui non mirino al controllo della normale attività lavorativa dei dipendenti, ma abbiano il solo scopo di proteggere il patrimonio aziendale.

Per procedere al licenziamento del lavoratore è necessario che il datore di lavoro raccolga quegli elementi a conferma che il dipendente ha violato il rapporto di fiducia esistente tra le parti. È in questo contesto che il supporto garantito dalla Discovery può rivelarsi determinante per raccogliere prove che possano aiutare il datore di lavoro ad avviare il licenziamento per giusta causa.

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