Le investigazioni in ambito commerciale consentono l’acquisizione di quegli elementi essenziali ad individuare e ponderare aspetti critici e/o negativi di soggetti, persone fisiche o giuridiche, con i quali si intende sottoscrivere rapporti economici o professionali. Tale indagine è finalizzata a conoscere il reale e concreto contesto commerciale, patrimoniale e reputazionale del soggetto, sia esso un potenziale cliente o fornitore, per valutarne nuove partnership economiche. In ambito preventivo, prima di concludere un rapporto di affari comportante la concessione di crediti commerciali, le indagini commerciali sono destinate ad accertare l'assetto economico e finanziario di un potenziale partner in affari nonché la sua solvibilità e prevenire il rischio di insolvenza sino al recupero di un credito.

Lo scopo principale è la valutazione dell’esistenza di presupposti per lo sviluppo di progetti pianificati, rilevare elementi avversi, ridurre i rischi che possano comprometterne l’esito ovvero acquisirne informazioni necessarie a condurre la negoziazione contrattuale in atto.

Nel rispetto delle attuali norme di tutela della privacy, le verifiche consentono di accertare rapporti economici e contrattuali, organizzazione e struttura societaria, proprietà intellettuali, contenziosi e pregiudizievoli. Viene valutata la posizione del domandato presso diverse fonti ed archivi e l’indagine viene allineata alle specifiche esigenze rappresentate dal Committente.

L’attività d'indagine in ambito commerciale è richiesta dal titolare dell'esercizio commerciale ovvero dal legale rappresentante o da procuratori speciali a ciò delegati e diretta all'individuazione ed all'accertamento delle cause che determinano, anche a livello contabile, gli ammanchi e le differenze inventariali nel settore commerciale, anche mediante la raccolta di informazioni reperite direttamente presso i locali del Committente.

Recupero crediti

Falliti i tentativi di ottenere il recupero del credito in via stragiudiziale, occorre procedere al recupero in via giudiziale ovvero dinanzi all’Autorità Giudiziaria, per ottenere dal Giudice un ordine di pagamento rivolto al debitore. Tale titolo consentirà poi al creditore di procedere con l’esecuzione forzata sui beni del debitore.

Il creditore può ottenere un titolo esecutivo in vari modi. La procedura più semplice e seguita, consiste nel depositare un ricorso per decreto ingiuntivo. Si tratta di una procedura piuttosto veloce, in quanto il Giudice emette un ordine di pagamento (decreto ingiuntivo) in seguito ad un esame sommario del ricorso depositato dall’avente diritto, senza necessità per il medesimo di dimostrare l’esistenza del proprio credito in modo pieno, come invece dovrebbe fare in un normale giudizio e senza contraddittorio con il debitore. Per ottenere un decreto ingiuntivo occorre depositare presso la cancelleria del Giudice competente il titolo non pagato dal debitore, unitamente al contratto in base al quale lo stesso è stato emesso o la copia autentica notarile delle scritture contabili nelle quali è stato registrato il titolo, quali le pagine del libro iva o del libro giornale. E’ tuttavia possibile ottenere un decreto ingiuntivo depositando anche solo la fattura proforma, evitando così di anticipare l’iva all’Erario.

Emesso il decreto ingiuntivo, tuttavia, il creditore non dispone generalmente ancora di un titolo esecutivo. Infatti il debitore, al quale viene notificato il decreto, può proporre opposizione entro 40 gg. dalla notifica. Se il debitore propone opposizione si instaura una causa ordinaria per accertare l’esistenza del credito, nella quale il creditore dovrà dimostrare in modo pieno l’esistenza del proprio diritto, non essendo più sufficiente a tale scopo la semplice fattura che è un atto che proviene dal solo creditore.

Al termine della causa, la cui durata in Italia è purtroppo molto lunga, mediamente 2/4 anni, se la sentenza darà ragione al creditore, respingendo l’opposizione del debitore, questi sarà condannato a pagare anche le ulteriori spese legali della causa di opposizione. Se invece la sentenza darà ragione al debitore, il decreto ingiuntivo verrà revocato ed il creditore verrà condannato a pagare al debitore le spese legali della causa di opposizione. Se invece il debitore non propone opposizione, il decreto diventa esecutivo e consente al creditore di iniziare l’esecuzione forzata nei confronti del debitore. Vi sono tuttavia dei casi in cui il decreto ingiuntivo può essere ottenuto già provvisoriamente ed in via esecutiva, indipendentemente dall’opposizione che può essere fatta dal debitore. È il caso, ad esempio, in cui il debitore abbia riconosciuto il proprio debito. Inoltre, nel corso della causa di opposizione, il decreto ingiuntivo può essere dichiarato dal Giudice esecutivo, qualora l’opposizione del debitore richieda una istruttoria lunga e complessa. In questi casi, il soggetto creditore può iniziare l’esecuzione forzata procedendo al pignoramento dei beni del debitore, indipendentemente dalle vicende della causa di opposizione al decreto ingiuntivo.

Questa specifica attività info-investigativa è rivolta ad aziende, studi legali e persone fisiche trovando nella Discovery un valido strumento nel reperimento delle informazioni che vengono poi trasmesse al cliente al fine di procedere alla richiesta di riscossione del credito. Le indagini comprendono la raccolta a livello info-investigativo di tutti i riscontri oggettivi finalizzati a determinare la condizione patrimoniale di un debitore per poi valutare la strategia di recupero del credito. La fitta rete delle informazioni che vengono reperite, interessano tutta la vita economico-finanziaria del soggetto.

Tale attività info-investigativa rappresenta la soluzione più affidabile per il reperimento e la raccolta di informazioni volte alla riscossione di un credito e quindi alla tutela degli interessi di privati e aziende.

Due Diligence

L'espressione anglosassone due diligence (in italiano: dovuta diligenza) indica l'attività di investigazione e di approfondimento di dati e di informazioni relative all'oggetto di una trattativa. Il fine di questa attività è quello di valutare la convenienza di un affare e di identificarne rischi e problemi connessi, sia per negoziare termini e condizioni del contratto, sia per predisporre adeguati strumenti di garanzia, di indennizzo o di risarcimento.
Le operazioni di due diligence ricorrono tipicamente in occasione di acquisizioni/cessioni societarie o aziendali, di emissione di strumenti finanziari (collocamento di azioni o di obbligazioni), di acquisto di quote di fondi comuni di investimento chiusi da parte di Società di gestione del risparmio, nelle attività di valutazione e stima degli immobili posti a garanzia di esposizioni creditizie, ovvero oggetto di procedure giudiziali, di compravendita, ecc.

In tutti questi casi, le attività info-investigativa di due diligence consistono nella raccolta delle informazioni concernenti l'oggetto della trattativa e nella loro verifica, al fine di esprimere un giudizio sul loro valore di mercato e sul loro possibile rendimento.

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